IL 1° MAGGIO DI MAURIZIO BERNAVA (CISL)

 

“Una Sicilia disperata ma non rassegnata”

“Questo primo maggio segna il punto più alto della crisi economica della nostra regione. Questa che dovrebbe essere una festa per tutti i lavoratori, in realtà è un occasione per rilanciare un’azione di pressione sui temi dello sviluppo”.

Così in una dichiarazione a BlogSicilia Maurizio Bernava,  segretario della Cisl – Sicilia: “E’ un primo maggio che rilancia la lotta per creare lavoro e che giunge in termini di lotta dopo la manifestazione

regionale dell’1 maggio dello scorso anno che ha portato 25mila tra lavoratori e imprenditori in piazza insieme.

Un’alleanza tra le due parti che in Sicilia è molto significativa e che giunge all’indomani del corteo degli ex dipendenti Fiat di Termini Imerese e tre giorni dopo dalla grande manifestazione a Catania degli agricoltori siciliani.Quella del primo maggio è una Sicilia disperata ma non rassegnata. La crisi che oggi ha colpito la Sicilia segna però l’assoluta assenza, inadeguatezza e distanza della politica siciliana sui vari problemi che affligono la nostra regione.

In Sicilia le emergenze più elevate sono sia quelle del settore industriale come il caso della Fiat, Eni di Gela, il settore imprenditoriale e aziendale e il lavoro che manca sia per i giovani che per coloro che hanno superato i 40anni. La regione siciliana ha mostrato solo distanza rispetto a questi temi. E’ necessario un bilancio di risanamento concreto che abolisca gli sprechi e una finanziaria finalizzata allo sviluppo. Tutto questo non è stato fatto“.

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