Un altro prodotto d’eccellenza siciliano, potrà essere competitivo nei mercati europei e mondiali.
-di Nino Caliò
– SAN CONO (CT)-È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la domanda di registrazione del disciplinare di produzione della Dop ‘Ficodindia di San Cono’. La Denominazione di Origine Protetta è riservata ai frutti provenienti dalle seguenti cultivar della specie ‘Opunzia Ficus Indica’: ‘Surfarina’, detta anche ‘Gialla’ o ‘Nostrale’; ‘Sanguigna’, detta anche ‘Rossa’; ‘Muscaredda’ o ‘Sciannarina’, detta anche ‘Bianca’.È ammessa anche una percentuale non superiore al 5% degli ecotipi locali delle selezioni di ‘Trunzara’.”E’ un passo importante e decisivo per il riconoscimento della Denominazione origine protetta del ficodindia di San Cono, certificazione che dara’ impulso per rilanciare l’economia del settore”. Lo afferma Giovanni La Via, parlamentare europeo e relatore della riforma della Pac, in merito alla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea, della domanda di registrazione del disciplinare di produzione del ficodindia di San Cono, frutto caratteristico dell’omonimo Comune in provincia di Catania. ”Con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale dell’Ue – aggiunge l’esponente del Ppe-Pdl – si conclude un lungo percorso durato anni e fortemente voluto dai produttori e dalle amministrazioni locali”.A questo punto, affinche’ il tipico frutto siciliano possa ricevere la certificazione Dop, sono previsti altri step su cui ”sara’ importante lavorare per ottenere questo riconoscimento qualitativo”. ”Il punto di partenza e’ positivo – prosegue La Via – ma ora occorre accelerare i tempi e non perdere di vista l’obiettivo finale, cioe’ far si’ che il prestigioso riconoscimento del marchio di qualita’ europeo possa costituire un utile strumento per la valorizzazione del prodotto”. In sostanza, secondo La Via, ”in un contesto di economia globalizzata, il rilancio delle realta’ locali passa dalla scommessa sulla qualita’ del prodotto, e, in questo senso, le certificazioni Dop e Igp rappresentano degli strumenti fondamentali per poter competere sul mercato”.