A Messina siglato protocollo intesa Marocco – Italia – Tunisia

Si  rafforzeranno le attività di collaborazione con la realizzazione congiunta di progetti e programmi di ricerca scientifica

-di Nino Caliò

-MESSINA-E’ stata siglata ieri, nell’Aula Magna dell’Università di Messina, una Dichiarazione congiunta, tra i Ministri dell’Istruzione e della Ricerca prof. Lahcen Daoudi (Marocco), prof. Moncef Ben Salem(Tunisia) e  prof. Francesco Profumo (Italia), al fine di potenziare la collaborazione scientifica ed i Progetti di sviluppo fondati sulla conoscenza dei tre Paesi del Mediterraneo.

 

Una  dichiarazione di intenti tra l’Università di Messina e le Università di Rabat e Tunisi, è stata firmata, inoltre, dal  Rettore dell’Università di Messina, prof. Francesco Tomasello, il Rettore dell’Università di Rabat, prof. Radouane Mrabet, e il Rettore dell’Università di Tunisi, prof. Abdelhafidh Gharbi.

 

“Le Università dell’Area mediterranea”- ha sottolineato il prof. Tomasello- “intendono potenziare i già esistenti progetti comuni di alta formazione, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico con l’obiettivo di offrire nuove prospettive alle giovani generazioni, contribuire alla pace e conferire alla cultura la missione naturale di motore dello sviluppo”.

 

“L’Ateneo di Messina – ha continuato il Rettore- sta procedendo, grazie ai finanziamenti assegnati, alla costruzione di complesse piattaforme di laboratori su alcune grandi tematiche, solo per citarne alcune Agro-alimentare, Salute e Oncologia, Infrastrutture, Energie alternative. Queste risorse strutturali, strumentali ed umane sono offerte come base per un lavoro comune con i Paesi partner, quali Marocco e Tunisia. Ne sono testimonianza alcune iniziative più significative quali il Progetto Erasmus Mundus – UE Mare Nostrum con il Marocco, Tunisia e Algeria e le borse di dottorato di ricerca, a carico del bilancio di questo Ateneo, destinate a giovani di questi Paesi ed infatti circa la metà dei 365 studenti stranieri  che studiano all’Università di Messina, sono extracomunitari. L’integrazione tra i Paesi- ha concluso il prof. Tomasello- è una meta ambiziosa che richiede, tuttavia, una continua, concreta testimonianza ed una delicata mediazione, come dimostrano le vicende attuali dell’Europa. Quella Europa che, per unanime riconoscimento, è nata a Messina il 3 giugno 1955 nella Conferenza di sei Paesi, promossa con un disegno politico lucido, da un grande, ineguagliabile messinese e da un grande europeo, il Prof. Gaetano Martino, Ministro Italiano degli Affari Esteri, insigne Fisiologo e Rettore di questa Università”.

 

L’Intesa firmata dall’Italia e dal Marocco ha lo scopo di favorire i contatti e la cooperazione diretta tra le università, altri istituti di istruzione superiore ed enti di ricerca ed inoltre favorire lo sviluppo di relazioni accademiche finalizzate allo scambio e alla mobilità attraverso la realizzazione di corsi di laurea, di master, corsi di specializzazione e di dottorati di ricerca integrati tra Atenei dei rispettivi Paesi. L’Italia e la Tunisia hanno altresì stabilito di creare una rete di relazioni accademiche finalizzate allo scambio e alla mobilità  e di sostenere l’elaborazione di progetti di ricerca congiunti suscettibili di ricevere il finanziamento nell’ambito di programmi di sviluppo nazionali, europei ed internazionali al fine di contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale dei due Paesi. In particolare con la dichiarazione d’intenti firmata dai tre rettori (Messina, Tunisi e Rabat), i tre Atenei si impegnano a rafforzare le attività di collaborazione tramite lo scambio di studenti, laureati, professori, ricercatori, dottorandi e inoltre, saranno attivate borse di dottorato per studenti marocchini e borse di studio e di ricerca per studenti in possesso di titolo di laurea e/o dottorato nel campo sanitario, presso l’Università di Messina sulla base di fondi europei, nazionali e regionali.

 

Si  rafforzeranno, infine,  le attività di collaborazione con la realizzazione congiunta di progetti e programmi di ricerca scientifica e tecnologica e l’attivazione di corsi di dottorato in co-tutela, saranno creati gruppi di lavoro e, seminari e tavole rotonde in ambiti di interesse comune. Nello stesso pomeriggio si è svolto il Convegno  “La Ricerca come motore di sviluppo del Mediterraneo”. I lavori sono stati introdotti  dal  Rettore dell’Università di Messina, prof. Francesco Tomasello, dal Rettore dell’Università di Palermo e Presidente del Comitato Regionale Universitario per la Sicilia, prof. Roberto Lagalla, dal Rettore dell’Università di Rabat, prof. Radouane Mrabet, dal Rettore dell’Università di Tunisi , prof. Abdelhafidh Gharbi e dal Sottosegretario di Stato alla Salute, prof. Adelfio Elio Cardinale. Subito dopo hanno preso la parola autorevoli protagonisti del Sistema Universitario, dell’Impresa e del Lavoro,  il prof. Giovanni Puglisi, Vice Presidente della Crui con delega all’Internazionalizzazione è intervenuto su “L’Internazionalizzazione del Sistema universitario italiano nell’Area del Mediterraneo”, il dott. Ivanhoe Lo Bello ha parlato di “Collaborazione tra Università e Imprese per lo Sviluppo dell’Area Euro-Mediterranea” e il dott. Francesco Verbaro del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, è intervenuto su “I laureati e le dinamiche del mercato del lavoro nel Mezzogiorno” .