Gli incendi che in questi giorni divampano nella nostra terra mietono ancora vittime. A Librizzi un forestale precipita in un burrone
–di Nino Caliò
A Librizzi, un operaio forestale, è rimasto gravemente ferito dopo essere precipitato in un burrone mentre spegneva un incendio in campagna. L’uomo è stato soccorso dai suoi compagni e dai carabinieri. Complesse le operazioni di recupero, durate oltre due ore. Il forestale è stato poi trasferito con un elicottero del 118 in ospedale a Messina.
Mentre l’Italia brucia, è proprio la Sicilia la regione che subisce maggiormente il martirio delle fiamme. Una ventina di roghi hanno tenuto impegnati – e continuano – vigili del fuoco, forestale protezione civile a Castronovo di Sicilia, Monreale, Aliminusa, Borgetto, Altofonte, Geraci Siculo, Castelbuono e Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo.
Nel messinese, mezzi aerei sono in azione a Sant’Angelo di Brolo, a Santa Lucia del Mela e a Mistretta. In provincia di Siracusa, le fiamme sono divampate ad Avola, mentre alle falde dell’Etna preoccupa il fronte del fuoco a Linguaglossa. Proprio nel comune catanese carabinieri e vigii del fuoco hanno salvato un gruppo scout di Nicosia (Enna) composto di 30 bambini di età compresa tra i sei e gli otto anni e le sei guide che li accompagnavano.
Nel trapanese la riserva dello Zingaro rimane chiusa perché i vigili del fuoco stanno ancora operando per spegnere l’incendio divampato sabato notte e che si è esteso da Scopello a San Vito Lo Capo, bruciando ettari di territorio anche a Makari e Castelluzzo e a Valderice dove le linee telefoniche sono andate in tilt. Il sindaco della perla marinara trapanese, Matteo Rizzo, polemicamente ha detto: “La riserva dello Zingaro è andata in fumo. Siamo rimasti soli a fronteggiare l’emergenza con i vigili del fuoco, il personale della Protezione civile e della Forestale. Non sono intervenuti i Canadair”. Ma il dipartimento della protezione civile ha ribattuto: “Non è vero che l’incendio allo Zingaro sia stato trascurato dalla flotta di Stato. Abbiamo risposto con la consueta celerità a tutte le richieste pervenute, nei limiti della disponibilità degli assetti in quel momento impegnati in Italia”.