-di Nino Caliò
-PALERMO – Dopo oltre un mese dalle elezioni regionali, domani si apre ufficialmente la sedicesima legislatura dell’Ars: l’ultima con novanta deputati. A Palazzo dei Normanni, alle 11, è prevista laseduta di insediamento dei parlamentari siciliani eletti lo scorso 28 ottobre. Un “gran debutto” per molti, dal momento che due terzi di essi sono al primo mandato. Dopo il rituale giuramento, ci sarà la prima votazione per stabilire chi sarà il successore di Francesco Cascio alla Presidenza dell’Assemblea. Il più accreditato sembra essere Giovanni Ardizzone, deputato messinese dell’Udc, su cui c’è già un’ampia condivisione da parte della maggioranza, che, dopo i passaggi di Salvatore Lo Giudice al gruppo “Movimento per il Territorio” e di Nicola D’Agostino in quello “Crocetta presidente”, al momento può contare su 41 deputati. Che potrebbero aumentare in queste ore piene di colloqui tra tutte le forze politiche. Se l’elezione di Ardizzone appare improbabile alla prima votazione, dove è richiesta la maggioranza qualificata di sessanta deputati, a meno di clamorosi colpi di scena non dovrebbero esserci problemi alla seconda votazione quando saranno sufficienti 46 voti.
VICEPRESIDENZA. Giochi meno scontati per quanto riguarda i due vicepresidenti. Se una delle due poltrone andrà al Partito democratico (con il nome dell’ex capogruppo Antonello Cracolici che si va consolidando ora dopo ora), il secondo “vice” è conteso tra Pdl e Movimento 5 Stelle, il partito più rappresentato con 15 deputati. “Se qualcuno pensa possano trattarci come dei ragazzini sprovveduti ha fatto male i conti”, ha detto il portavoce Giancarlo Cancelleri, sottolineando che “certe logiche di spartizione però a noi non interessano affatto. Ma vogliamo ricoprire, con ruoli importanti, posizioni che ci consentano di portare avanti i nostri programmi politici”. “Hanno ragione i Grillini a pretendere una Vicepresidenza dell’Ars”, dichiara Marco Falcone, deputato catanese del Pdl, “ma bisogna, anche – aggiunge – che tutti tengano conto delle intese d’Aula che, considerate le emergenze del momento, non deve essere trasformata in un’arena dove tutti si affrontano per conquistare una poltrona”. Falcone infine aggiunge: “Occorre invece essere propositivi e, sul terreno delle larghe intese, trovare sempre le soluzioni più equilibrate per non disattendere le aspettative dei siciliani che da questo Parlamento si aspettano la risoluzione dei tanti problemi che assillano la nostra Isola”. Tre deputati questori e tre segretari completeranno gli incarichi istituzionali dell’Ars.