-La donna è stata arrestata per oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni, il vigile urbano ne avrà per dieci giorni.
-MESSINA –Non ha gradito di avere ricevuto una multa dai vigili urbani ed ha investito un ispettore di polizia municipale che l’aveva verbalizzata. Il vigile è stato soccorso e trasportato in ospedale dove è stato giudicato guaribile in dieci giorni, salvo complicazioni, Maria Musarri, 44 anni, è stata arrestata per oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni. I vigili urbani sono intervenuti perchè hanno ricevuto una richiesta di intervento per una vettura in sosta irregolare, nella zona di Provinciale, che intralciava il percorso del tram. Una squadra della sezione motociclisti si è portata sul posto per ripristinare la circolazione ed ha provveduto a verbalizzare l’autovettura. Poco dopo la donna di origini Venezuelane, giunta sul posto e vistasi verbalizzata è andata su tutte le furie, inveendo pesantemente contro gli agenti presenti sul posto. Successivamente è salita in auto ed, accelerando, ha investito l’ispettore motociclista, colpevole soltanto di aver fatto il proprio lavoro. Fortunatamente la presenza di altri colleghi ha scongiurato conseguenze peggiori, consentendo di fermare l’auto ed arrestare la donna per oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni. L’ispettore è stato poi trasportato al pronto soccorso del Policlinico dove è stato medicato, con prognosi di dieci giorni. Sulla vicenda è intervenuto il sindacato Lipol (Libera Polizia Locale) che punta il dito sulle antiche problematiche riguardanti la scarsa salvaguardia legislativa degli operatori impegnati in compiti di Polizia Locale. “Auspichiamo unitamente alle altre organizzazioni di categoria -afferma il segretario territoriale Giacomo Visalli-, che il prossimo Governo Nazionale (e per quanto di competenza, l’attuale Governo Crocetta) dedichi finalmente la giusta considerazione per i 60mila operatori che svolgono quotidianamente tali compiti sull’intero territorio nazionale affinché smettano di essere “figli di un Dio minore”, riconoscendo finalmente le giuste tutela alla categoria”. Il sindacato di categoria chiede, inoltre, al Commissario Luigi Croce, di attivarsi e come fatto altrove in casi simili – in ultimo dal Comune di Rovereto – qualora ve ne siano i presupposti, di promuovere Giudizio Civile contro l’artefice di un tale deprecabile gesto, dimostrando al contempo solidarietà e sensibilità per l’intero Corpo di Polizia Municipale di Messina ed in primis per l’Ispettore coinvolto, rispetto per la cittadinanza tutta chiedendo alla donna il ristoro delle spese relative allo «stipendio lordo dell’Ispettore comprensivo degli oneri relativi» per i giorni nei quali l’Ente non potrà avvalersi del suo operato.