MESSINA – Un sequestro di immobili per oltre 1,2 milioni di euro è statp eseguito dalla Guardia di di finanza di Messina nei confronti dell’imprenditore dell’abbigliamento Sandro Pesce, a garanzia di imposte evase per oltre 3.500.000 di euro. Tale provvedimento rientra nell’ambito di un’indagine avviata nel 2010, nella quale sono coinvolte sette persone, tra cui anche un notaio milanese, accusati di bancarotta fraudolenta e riciclaggio.Qualcuno ricorderà come Pesce fosse stato arrestato nel luglio 2011 per il crac della Margan srl, dichiarata fallita dal Tribunale di Messina il 16 gennaio 2008. Per quanto riguarda i beni sequestrati, a Messina, sono stati posti sotto provvedimento due magazzini, in via Garibaldi per 54 metri quadri e in via Orso Corbino per 1200 metri quadria, intestati alla Idra srl, riferibile a Sandro Pesce.Secondo la ricostruzione dei finanzieri, quest’ultimo, attraverso la fittizia sopravvalutazione delle rimanenze di fine anno, aveva nascosto all’erario ricavi per oltre 13 milioni di euro e evitato di versare Iva per oltre 3,5 milioni. Queste operazioni avvenivano nel quadro di un graduale svuotamento dell’attivo della Margan srl, per condurla poi verso il totale fallimento. L’aiuto proveniva anche da un prestanome che fungeva da liquidatore. Con i profitti, Pesce avrebbe riacquistato alcuni immobili, tra i quali appunti i due magazzini ora posti sotto sequestro.
GDF SEQUESTRA BENI PER 1,2 MLN A IMPRENDITORE
