PATTI (ME) – Per il solo costo di un sms, poteva sapere grazie alle prestazioni offerte da un sito internet quanto la sua automobile potesse essere valutata sul mercato; peccato che nei giorni successivi gli sia arrivata una prima fattura da 60 euro con un attestato di certificazione da parte del sito internet cui si è rivolto, che ha continuato a inviare solleciti per il valore di 100 e 300 euro. A presentare la denuncia, dopo l’invio dell’attestato ed il pagamento di 60 euro, un verbanese: l’indagine è stata portata avanti dalla squadra anticrimine del commissariato di Omegna che è partita proprio dai riferimenti contenuti nei documenti ricevuti dall’uomo, basandosi poi sui dati telematici ed il flusso di denaro: dagli accertamenti del conto corrente ove confluiva il denaro è emersa la presenza di molte transazioni da 60 e 100 euro, segno che i quattro autori della truffa avevano più volte colpito, non solo in Italia. L’organizzazione è risultata così articolata: il sito internet era gestito da una società avente sede legale negli Stati Uniti ed un ufficio di rappresentanza a Patti,  mentre le fatture ed il flusso di denaro hanno condotto ad un ufficio postale di Patti e ad uno studio legale avente sede in Estonia. Il modus operandi era sempre lo stesso, ossia quello in cui è incappato il verbanese: la polizia di Omegna ha quindi potuto disarticolare un’organizzazione criminale composta da tre cinquantenni domiciliati nel messinese ed un ventenne polacco, per loro l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe consumate e tentate in ambiente internet.