Lo “squalo” di Messina vince la tappa e si riprende il comando della classifica generale. La corsa registra il ritiro di Alberto Contador
Tappa, maglia e gli avversari che, come birilli, cadono uno dopo l’altro. Il 14 luglio, giorno della Festa della Liberazione in Francia, sarà un giorno da ricordare per Vincenzo Nibali che, dopo un solo giorno di astinenza, si riprende la maglia gialla che gli aveva “scippato” domenica pomeriggio il transalpino Tony Gallopin, vince la tappa durissima sul massiccio centrale dei Vosgi con arrivo in salita a La Planche de Belle Filles e, soprattutto, perde l’avversario principale per la vittoria finale della “Grande Boucle”. Dopo il ritiro di Chris Froome nella tappa del pavè, in montagna è la volta di Alberto Contador: il capitano della Saxo-Tinkoff cade rovinosamente a poco meno di 100 chilometri dal traguardo in un tratto di discesa e, prima accusa un ritardo di 4′ da Nibali, e poi si ritira in lacrime. Adesso per lo “Squalo” di Mastromarco la strada sembra in discesa visto che a dargli fastidio, ma decisamente più attardati, sono rimasti Richie Porte e Alejandro Valverde. Festa grande al fanclub “CanNibali” con tutta Lamporecchio e la Valdinievole che inizia a pregustare un trionfo storico. E perché l’esultanza di Nibali con il pollice in bocca all’arrivo? “Pensavo alla mia bimba . Mia moglie – così il corridore a Rai Sport a fine corsa – mi dice che la piccola ogni giorno sta davanti alla tv e che mi guarda e mi segue sempre con i suoi occhioni. Dedico a lei questa vittoria. Io padrone del Tour? Oggi è stata una bellissima vittoria, arrivata al termine di un grande lavoro della mia squadra. Adesso godiamoci un pò di riposo; poi penseremo al resto della corsa, che è ancora lunga”, ha aggiunto Nibali ,.Ma la giornata trionfale dei ciclisti pistoiesi d’adozione al Tour de France non è finita qui, visto che in fuga per tutta la tappa c’è stato Giovanni Visconti. Il portacolori dell’iberica Movistar, da anni residente sul San Baronto, ha dimostrato di avere la gamba giusta per togliersi delle soddisfazioni: si è gestito, è stato a lungo al comando e soltanto di fronte allo strapotere di Nibali si è dovuto arrendere.
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