Canneto di Caronia – Pezzino: Qui si testa un’arma

Sarà una battaglia legale

CANNETO DI CARONIA (ME) – Parla Nino Pezzino,presidente del comitato cittadino e padre di Giuseppe, indagato per i fatti verificatisi tra il 20 luglio e l’8 ottobre con l’accusa di reato di incendio e danneggiamento, seguiti da incendio continuato. Dopo l’avviso di garanzia recapitato a suo figlio, Pezzino, amareggiato, dichiara: “Per me è una cosa gestita, secondo me stanno testando un’arma e la stanno testando a casa mia, ma credo che stanno testando noi, per vedere se cadiamo come le pere, se fa effetto a noi. Noi siamo della cavie. Finirà con una battaglia legale, lo Stato non vuole risolvere questo problema.” Dunque, il portavoce degli abitanti di Canneto abbraccia la teoria degli esperimenti compiuti nella zona, ipotizza il test di un’arma sulla popolazione e minaccia di ingaggiare un’accesa battaglia legale con lo Stato per difendere suo figlio e tutti i residenti della frazione. Tanta la preoccupazione da parte degli abitanti di Canneto per tutta questa vicenda, mentre Giuseppe, segnato dall’accusa infamante di essere il piromane che ha minatola sicurezza dei suoi compaesani, si dice sereno. In tutta questa oscura faccenda, tra teorie complottiste e scambi di accuse, resta ancora irrisolto il mistero di Canneto di Caronia.

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