Alla luce delle devastazioni e della guerriglia urbana milanese ad opera dei black bloc, che hanno instaurato un clima di terrore ed inciviltà, risulta doveroso soffermarsi su quanto accaduto per trarne qualche riflessione. E’ indubbio che ogni forma di violenza sia inammissibile ed ingiustificata in ogni luogo, occasione e circostanza. E’ vero anche, però, che tali episodi, seppur profondamente spiacevoli, riprovevoli e condannabili, rappresentano il campanello di allarme di un Paese che ha perso le redini; un Italia in cui, forse, ciascun cittadino si sente smarrito, non si sente rispettato e preso in considerazione a causa di un Governo incentrato sullo sperpero, su leggi che non tutelano il singolo individuo, su iniziative che tentano di accaparrarsi l’approvazione e la fiducia del cittadino con questo o quel contentino economico, cercando nel frattempo di fare passare inosservata l’istituzione di tasse sempre più gravose sul singolo e sull’intera collettività. Di fronte a questa situazione non si può accettare che la gravità di tale evento venga sminuita solo perché fortunatamente non vi sono state vittime, sostenendo addirittura che è stato evitato il peggio. Se si arriva ad affermare ciò, pare evidente, invece, che il peggio sia proprio davanti a noi. Il peggio è dimenticare il valore autentico e civile di ogni individuo e non essere capaci di garantirne la sicurezza. Il cittadino deve assolutamente essere la priorità del Governo, sempre e comunque, ed ancor più nel rispetto dell’essenza di quello che è o dovrebbe essere un governo democratico.
Dov’è finito quel rispetto della libertà che oltre alla democrazia ed uguaglianza rappresenta uno dei pilastri della nostra Costituzione? E’ indiscutibile come sia dovere fondamentale di ciascun cittadino rispettare i diritti e la libertà altrui, ma non bisogna dimenticare che il diritto di libertà personale non può assolutamente prescindere dalla libertà civile poiché spetta alla persona in quanto cittadino.
In quest’ottica può, dunque, un Presidente del Consiglio, non eletto democraticamente, né legittimato da mandato popolare,andare contro uno dei principi cardine della Costituzione? E può ancora manifestare la volontà di stravolgere la Costituzione stessa, nucleo fondante della democrazia? Esiste ancora la libertà e si crede ancora nel profondo valore di un credo liberale? Ogni aspetto della quotidianità appare ormai controllato, monitorato e tracciato dalla a alla z; sembra quasi non ci sia modo di tirare un respiro di sollievo e che ogni possibilità di avere una vita dignitosa sia ormai offuscata, oserei dire quasi soffocata e preclusa da una libertà mancata, il cui valore risulta screditato o relegato dietro l’angolo.
Non scordiamoci quanto siano preziosi ed intoccabili il valore di essere CITTADINI e il valore della LIBERTÀ, la quale deve essere non soltanto la base di uno stato democratico, la condizione vitale di ogni rapporto civile, ma anche garanzia di crescita, strumento di progresso e possibilità di credere in un futuro migliore!
Federico Raineri Coordinatore Provinciale Forza Italia Messina
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