IN OGNI CASO SI DOVREBBE DARE LA POSSIBILITÀ ATUTTI I CITTADINI DELLA PROVINCIA DIAVERE, NON UNA SANITA’ DI “ECCELLENZA” MA UNA SANITA’ “NORMALE” CHE SODDISFI I BISOGNI DI SALUTE DI TUTTI. SE OCCORRE SAREBBE IL CASO DI ANALIZZARE EVENTUALI SPRECHI E PROCEDERE AI DOVUTI TAGLI LADDOVE NECESSARIO, AL FINE DI REDISTRIBUIRE MEGLIO LE RISORSE
Esimio Direttore
ll giorno in cui Ella si è insediato come Direttore Generale presso la ASP di Messina eravamo pervasi da un sentimento di fiducia e dalla speranza che una persona con la Sua Autorevolezza e la Sua professionalità potesse rilanciare l’Azienda; questa attesa, prima fase, appare contraddetta dall’esame dell’atto aziendale proposto, che sembra, a mio avviso, un copia-incolla di quello della AUSL con i suoi Dipartimenti (per altro alcuni non più previsti dal Legislatore) con la suddivisione in capitoli fatta in base alle nuove linee guida.
Ma andiamo per gradi.
Barcellona – Milazzo – Lipari
L’Ospedale Riunito Barcellona – Milazzo – Lipari avrà una dotazione organica di dirigenti medici pari a 229 contro gli odierni 233, Lei mi dirà che alcune unità operative sono state accorpate pertanto è naturale che il numero del personale diminuisca, ma qui stiamo parlando di Ospedali riuniti dal punto di vista gestionale e non sicuramente dal punto di vista operativo, pertanto le difficoltà degli operatori e dell’utenza aumenteranno vistosamente, con il rischio concreto che l’Ospedale di Barcellona possa chiudere. Su questo Ospedale Riunito forse sarebbe stato opportuno prevedere la creazione di unità operative per intensità di cure , con la possibilità di creare gli spazi per ospitare tutti i servizi e degenze in trasferimento da Barcellona; invece è solo una mera sommatoria di posti letto, senza neanche domandarsi se quelle UU.OO. in trasferimento troveranno gli spazi ove poter espletare i compiti istituzionali. Prendiamo ad esempio la U.O.C. di Pediatria in trasferimento con 11 posti letto, mi chiedo se la U.O.C., unica nel comprensorio che con soli a pp.ll. su Barcellona ha avuto nel2Ot4 un indice occupazionale pari al tIO% , ha senso dotarla di ben 11 posti letto? E qualora tale decisione fosse strategica per gli ospedali riuniti , dove sono gli spazi per collocare i posti letto di pediatria e neonatologia secondo gli standard previsti in termini strutturali ed impiantistici , visto che il Presidio Ospedaliero di Milazzo allo Stato ha una dotazione organica di 110 pp.ll. ed è pieno come un uovo ? E poi perché soltanto 9 medici? Che sulla carta potrebbero bastare, ma che non sono assolutamente sufficienti a garantire le attività istituzionali sul P.O. di Barcellona e su Lipari. Ritengo a tal proposito che il numero debba essere portato a 11 unità mediche. Mi chiedo altresì perche è stata soppressa la U.O.S. di Neonatologia prevista da Piano e perchè contestualmente ne è stata creata un’altra su Barcellona, la U.O.S. di Riabilitazione Funzionale (non prevista). E che fine ha fatto la Stroke Unit di Secondo livello di Neurologia con personale dedicato?
Ospedale Riunito Sant’Agata – Mistretta
Sulla Pianta Organica non ho avuto modo di apprezzare la presenza della Stroke Unit di l’ Livello sancita dal Decreto Assessoriale n .21-86 del 2012la cui creazione è prevista in seno alla U.O.C. di Medicina Generale, così nell’apprezzare la presenza di una U.O.S. di Gastroenterologia, trovo il numero dei dirigenti medici esiguo per garantire le attività legate alle situazioni di emergenza urgenza, sarebbe opportuno che la istituzione di un servizio così importante come quello della Gastroenterologia sia dotato di personale medico minimo per I’attivazione del servizio di pronta Disponibilità visto che la più vicina Gastroenterologia è ubicata presso il Presidio di Milazzo. lnoltre sarebbe opportuno dare dignità Organizzativa al Servizio di Talassemia inglobato nella U.O.C. di Medicina e che svolge un lavoro meritorio, per abnegazione dei suoi componenti con circa 1200 trasfusioni I’anno. Non si comprende inoltre, perchè siano previsti soltanto 4 infermieri in lungodegenza presso il P.O. di Sant’Agata. E l’adeguamento strutturale di Sant’Agata? Nessuna programmazione! E quello tecnologico, siamo in attesa di conoscere quante e quali apparecchiature verranno acquistate e destinate al nosocomio, dato che non viene fatto un aggiornamento tecnologico degno di tale nome dal tempi immemorabili , biblici direi. Ritengo che sia importante dotare il Presidio di una risonanza magnetica visto che quella più vicina si trova allocata a Barcellona, in considerazione anche del fatto che gli aggiornamenti tecnologici sono stati programmati ed eseguiti non tenendo conto delle liste di attesa per le prestazioni di risonanza magnetica e, soprattutto dimenticandosi che presso il P.O. di Taormina “Bambin Gesù” giace inutilizzata una risonanza magnetica costata circa 4.000.000,00 di euro.
Taormina.
Rimango alquanto perplessa sulla presenza in pianta organica di figure professionali inserite nelle UU.OO. del Bambin Gesù quando per poter espletare servizio all’interno dei reparti serve l’attivazione dell’istituto del comando, sarebbe il caso che ponesse attenzione a questa peculiarità onde evitare che una parte del personale assegnato a Taormina incida per ben due volte sulla massa finanziaria complessiva. Sarebbe il caso che il “Bambin Gesù” provvedesse alla gestione e cura del reparto con proprio personale, liberando il personale dell’ASP. Mi riesce comunque difficile comprendere come con una diminuzione dei posti letto assegnati al presidio (188) rispetto all’assetto in atto in vigore (222) ci sia stato invece un aumento dei dirigenti medici.
Codifica UU.OO.
Perchè nella pianta organica presentata da Codesta Azienda non sono stati riportati i codici di identificazione delle UU.OO.? Perchè le UTIC sono previste in degenza indistinta quando il Decreto identifica con codice 50 le UTIC come “Terapia lntensiva “? Perchè presso il Barone Romeo di Patti non esiste una distinzione tra i posti letto di Pediatria cod. 39 e Neonatologia cod. 62 , ove si consideri che il documento dell’Assessorato Regionale stabilisce i criteri di ricovero in Tin (cod. 73) e Patologia Neonatale (cod. 62). Pertanto se non esiste tale distinzione di degenza tra pediatria e patologia neonatale si rischierà che i ricoveri che andrebbero fatti in Neonatologia vengano fatti in Pediatria e pertanto risulteranno ricoveri impropri con un ulteriore rischio ovvero quello della riduzione successiva dei PPLL di Pediatria a Patti.
Direttori Medici di Presidio
L’atto aziendale così come previsto dal decreto di rimodulazione ha assegnato innumerevoli compiti ai direttori Medici di Presidio, ma la pianta organica non assegna personale sufficiente e ci si limita al DAI e ai due codificatori SDO, come si assolveranno?
Territorio – Distretti
I Decreti di Rimodulazione e le linea guida sulla pianta organica prevedono un rafforzamento dell’organico nei distretti al fine di attivare quei servizi assistenziali che allo stato sono solo attivi sulla carta, non si apprezzano dalla sua pianta significativi spostamenti anzi, se mi consente ” non ci sono “, a fronte di una pianta organica, quella del 2011 , di 336 unità si scende a 312 unità. Per non parlare dei Consultori dove è stata dimenticata la U.O.C. Territoriale prevista dal Decreto di rimodulazione e dove non si ha menzione nell’atto aziendale di un vero percorso nascita, in quei Presidi, Mistretta e Lipari, in cui sono stati soppressi i punti nascita, si veda ad esempio Lipari che fine hanno fatto i ginecologie gli ostetrici? Scomparsi. Per non parlare della Riabilitazione, non esiste una vera e propria programmazione sulle attività riabilitative, 2 lasciando decine e decine di bambini ed anziani al loro destino senza un pur che minimo piano riabilitativo, prevedendo però nel contempo una mega struttura al Mandalari che costa alla comunità circa € 5.000.000 (importo complessivo del personale ) con un numero esiguo di prestazioni ambulatoriali.
Dipartimenti
L’atto aziendale ripropone alcuni dipartimenti della AUSL si veda ad esempio quello dei Servizi. ll più evidente sembra essere la presenza di due dipartimenti che ricordano tantissimo le funzioni di Coordinatore Sanitario Ospedaliero e Coordinatore Amministrativo che sono stati soppressi. Le linee guida sull’atto aziendale approvato con deliberazione di giunta la n. 192 del 28107 /201,5 riportano pedissequamente: “A seguito delle modifiche apportate all’art.9 della l.r.28lol/2014 n.5 agli artt.11 e 12 della I.r. 5/09, I’attività dei distretti ospedalieri e dei distretti è coordinata dalla direzione aziendale che si avvale dei dirigenti medici responsabili delle funzioni igienico/organizzative, dei direttori di distretto ed amministrativi e di quelle amministrative dei presidi anche riuniti”; pertanto la creazione di questi 2 dipartimenti elude quanto riportato in normativa.
Personale Amministrativo, tecnico e professionale
Non si comprende la creazione di altre due UU.OO.CC. nel ramo amministrativo non previste nelle linee guida le cui funzioni sono espletate dal Dipartimento Cure Primarie, il legislatore ha previsto solo cinque UU.OO.CC. Amministrative proprio per le Aree Metropolitane, che dovrebbero essere addirittura interaziendali. Devo apprezzare il calo delle unità amministrative nel suo complesso, anche se alquanto minimale visto che dati alla mano risultano molte unità amministrative in più rispetto ai parametri previsti dagli standard. lnoltre non si comprende come in un momento delicato come questo , si possa pensare di prevedere in pianta organica un aumento delle funzioni amministrative intermedie, di Collaboratore Amministrativo Esperto DS, Collaboratore Amministrativo e Assistente Amministrativo impegnando non meno di € 6.000.000 di euro somma calcolata sul surplus di unità previste, quando non si è in grado di aumentare le unità mediche, di personale sanitario nei Distretti Sanitari che dovrebbero essere il cuore pulsante della Azienda Sanitaria.
Servizio Veterinario
La bozza di pianta organica presentata prevede un numero complessivo di medici veterinari pari a 57, applicando i criteri di cui al DA 1,380/2015 , con un patrimonio zootecnico pari a 96811 UBA, sono previsti 126 unità di dirigenti veterinari, pertanto sommando i medici veterinari convenzionati alla dotazione organica mancano circa 60 unità. Come pensa pertanto l’Azienda di poter attuare i piani di eradicazione delle malattie infettive del bestiame , previsti dalla normativa vigente, e come intende attuare le attività di sorveglianza veterinaria presso gli stabilimenti che producono e lavorano alimenti di origine animale nonchè un adeguato controllo presso gli esercizi commerciali? Come è possibile in un territorio vasto come il nostro prevedere una integrazione del servizio di sorveglianza sulle produzioni, trasformazioni commercializzazioni e conservazione degli alimenti di origine animale con solo 12 tecnici della prevenzione quando il decreto ne prevede un numero molto più consistente?
Professioni Sanitarie
ll Decreto Assessoriale del 10É82012 Allegato A p.to 1 prevede che “Le aziende sanitarie delle aree metropolitane (Catania, Messina, Palermo), a fronte della maggiore complessità determinata dalle dimensioni del territorio di competenza riguardo anche i variegati bisogni dei bacini di utenza, sono tenute 3 a istituire le unità operative complesse per le aree professionali di cui alle legge n. 1,l2OlO mantenendo la suddivisione delle cinque aree professionali.” Nell’atto aziendale si prevedono 5 UU.OO.SS. con un numero di personale esiguo ( una per unità operativa ad esclusione di quella Infermieristica ) per lo svolgimento delle mansioni attribuite dal Decreto.
La S.S. nelle innumerevoli riunioni in sede di contrattazione ha dichiarato che itagli previsti dall’Assessorato non consentono di poter fare di più; forse sarebbe opportuno che gli uffici preposti procedano a fornirle la quantificazione e la qualificazione delle attività svolte da tutte le UU.OO. Aziendali comprensive di tempi di attesa, e su quelle attività , in modo da consentirle di predisporre una pianta organica che non preservi privilegi già acquisiti, ma ridistribuisca il personale sanitario ed amministrativo dove effettivamente serve., Da una attenta lettura degli atti prodotti, pianta organica e atto aziendale, traspare, infatti, che la rimodulazione sancita, sembra rafforzi alcune posizioni, si veda: Dipartimenti, UU.OO.CC. Amministrative con il relativo personale, Riabilitazione, Bambin Gesù ecc. tralasciando ed umiliando la periferia e per periferia intendo da Villafranca a Mistretta. Se a Mistretta, Sant’Agata, Patti, Milazzo, Lipari e Barcellona i distretti e gli ospedali non riescono a garantire le attività istituzionali previste dagli ambulatori infermieristici ai normali turni di pronta disponibilità, si addebita la responsabilità all’Assessorato che ha sancito un taglio di circa € 3.500.000 ( I’assessore sostiene che non è così).
IN OGNI CASO SI DOVREBBE DARE LA POSSIBILITÀ ATUTTI I CITTADINI DELLA PROVINCIA DIAVERE, NON UNA SANITA’ DI “ECCELLENZA” MA UNA SANITA’ “NORMALE” CHE SODDISFI I BISOGNI DI SALUTE DI TUTTI. SE OCCORRE SAREBBE IL CASO DI ANALIZZARE EVENTUALI SPRECHI E PROCEDERE AI DOVIITI TAGLI LADDOVE NECESSARIO, AL FINE DI REDISTRIBUIRE MEGLIO LE RISORSE.
E per concludere , senza alcuna vena polemica, vorrei fare una precisazione su quanto riportato nella suo risposto attraverso i giornali. E’ vero che l’On. Bernardette Grasso ha espresso voto favorevole, ma non alla pianta organico e all’atto aziendale, bensì alla proposto di rimodulazione dello rete ospedaliera e provinciale presentata dall’Assessore olla Salute, poi tramutata in Decreto Assessoriale a seguito di approvazione da parte delle Giunta Regionale di Governo.
Sarò lieta di analizzare scrupolosamente in sede deliberante in Vl” Commissione gli atti presentati dall’azienda per poter esprimere il mio voto, non o tutela di questo o quel dipendente, ma per la tutela del diritto allo salute dei cittadini ,attraverso una attenta lettura di quanto presentato dall’Azienda e quantificato con i Decreti alla mono e i dati di produttività delle UU.OO. e Servizì ,con il loro stato di rispondenza ai dettami legislativi .
Confido ancoro nella possibilità che l’atto aziendale si traduca nell’affermazione di una sanità efficace capace di dare risposte ai bisogni di salute dell’utenza.
Rocca di Caprileone – Palermo, 14/09/2015
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