Messina – Le “nuove leve” della mafia, chieste 21 condanne in appello

Le arringhe difensive si svolgeranno il prossimo 2 febbraio, udienza alla quale dovrebbe seguire la sentenza

MESSINA – Nella giornata di ieri, presso la Corte d’Assise d’Appello di Messina, presieduta dal Giudice, Dott.ssa Maria Pina Lazzara, il Sostituto Procuratore Generale, Dott. Maurizio Salamone, dopo le varie udienze tenutesi nell’aula bunker del carcere di Messina “Gazzi”, riguardante l’operazione antimafia “Gotha 4″, ha formulato le richieste delle accuse. L’operazione, una delle tante, che ha incastrato “cosa nostra” barcellonese”, è riuscita a colpire i boss della malavita di tutti i centri importanti della Provincia: Barcellona, MIlazzo, Messina, Terme Vigliatore, Rodì Milici, Mazzarrà Sant’Andrea, Rometta Marea, Venetico, Patti, Bronte e Cesarò. La requisitoria ha interessato 21 imputati per i quali è stata chiesta la conferma integrale delle condanne di primo grado; solo per altri quattro imputati, invece, è stata richiesta una riduzione di pena: per Antonio Bagnato è stata chiesta la pena di anni 4 di reclusione; per Massimo Giardina, 6 anni e 8 mesi, riduzione per assoluzione del capo 7 d’imputazione con la formula “per non aver commesso il fatto”; per Giacomo Maurizio Sottile e Gianni Calderone, 3 anni, riduzione di pena per esclusione dell’aggravante mafiosa. Le arringhe difensive si svolgeranno il prossimo 2 febbraio, udienza alla quale dovrebbe seguire la sentenza. In primo grado, il processo si era concluso con sole 4 assoluzioni, per un totale di 180 anni di reclusione assegnate alle nuove leve della mafia barcellonese dopo l’abbreviato. Gli imputati, a detta di collaboratori di giustizia ,subentrando agli ex boss mafiosi oggi detenuti, si sarebbero a vario titolo macchiati di reati di stampo mafioso, tra i quali estorsione e si sarebbero occupati anche del sostentamento delle famiglie dei detenuti.

Fonte 24live

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