Anno nuovo, tribunali vecchi

Sempre più desolanti in Sicilia le relazioni inaugurali dei presidenti delle corti d’appello. A Messina, ancora uffici e personale insufficienti: “Situazione più grave rispetto al passato”

MESSINA   Nel capoluogo dello Stretto “il quadro generale del funzionamento dell’amministrazione giudiziaria nel Distretto – ha spiegato il presidente della Corte di appello Michele Galluccio – continua a registrare grandi difficoltà a causa delle scoperture negli organici; i carichi di lavoro, come risulta dalla elaborazione statistica comparativa tra tutti i 139 tribunali italiani, sono tra i più alti d’Italia”. Galluccio ha sottolineato anche che “continuano a mancare le aule di udienza, le stanze per i magistrati e il personale, gli archivi; nel piano cantinato, emergono problemi di salubrità e sicurezza. Ogni anno, in occasione della cerimonia di inaugurazione viene denunciata la mancata utilizzazione dei fondi per la realizzazione del secondo Palazzo di giustizia che costituisce una grave inadempienza, nei confronti dell’amministrazione giudiziaria e dell’intera città. Da 20 anni, 15 milioni di euro aspettano di essere spesi e ogni anno si sperpera più di un milione e mezzo di euro per pagare canoni di affitto, in alcuni casi per immobili non idonei all’uso. Se si considera che, con tale cifra si sarebbero potuti realizzare non uno ma tre nuovi Palazzi di giustizia, si ha la misura di quanto sia stata incredibile questa vicenda”.

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