TORRENOVA (ME) – Affascinante e solare è la posizione di Torrenova, cittadina di circa cinquemila abitanti della provincia di Messina, affiancata sulla costa tirrenica dei Nebrodi verso quel mare dove profilano i vulcani eoliani e che regala spesso straordinari tramonti. Alle spalle si levano floride campagne dove l’antico rigoglio è sempre presente, con le verdi estensioni dei giardini di limoni e l’argento degli ulivi, oltre cui si indovinano le aspre formazioni rocciose e i rilievi che compongono un paesaggio incontaminato che si è voluto proteggere con l’istituzione di un grande parco . La presenza dei boschi nelle montagne soprastanti, permettono quella mitezza del clima che è di gran parte dell’anno; la fortunata posizione fra Palermo e Messina ne ha favorito il veloce sviluppo e fa della cittadina il punto di riferimento di numerosi paesi dell’interno, oltre che quello di partenza per numerosi ed interessanti itinerari di conoscenza del “cuore verde” della Sicilia. Situato lungo la costa tra S. Agata di Militello e Capo D’Orlando questo Comune si è costituito solo di recente distaccandosi da San Marco d’ Alunzio.Interessanti nel suo territorio sono i resti di un castello e di una torre che probabilmante doveva servire in passato come avamposto costiero. Vivace centro commerciale Torrenova presenta numerose attività artigianali. E’ anche sede di numerose industrie particolarmente fiorenti nei settori del marmo, della lavorazione dei prodotti ittici e nella lavorazione del ferro. Fonte di discreto reddito è anche l’agricoltura (i terreni sono coltivati specialmente ad agrumi) ed il turismo balneare che potrebbe essere in un prossimo futuro ulteriormente potenziato.
LUOGHI DA VEDERE
Torre Gatto. Conservata in buono stato, prende il nome dalla famiglia proprietaria. E’ l’ultima delle tre torri ad essere stata costruita e per questo motivo fu anche detta Torre Nova, da cui il nome della cittadina. Risale al XV secolo, così come le altre due.
Torre Marco. Anch’essa conservata in buono stato, lega il suo nome a Giovanni Vincenzo Marco, la cui figlia, secondo la leggenda, fu rapita dai turchi, divenendo la preferita dell’harem del re di Tunisi.
Chiesa San Pietro e Paolo. Costruita di recente, la chiesa è decorata da mosaici sulle pareti laterali. Di ottima fattura il crocifisso in bronzo conservato al suo interno.
Fontane dello Zodiaco. Il complesso bronzeo dello scultore Alessandro Romano si trova in Piazza dell’Autonomia. E’ costituito da dodici fontane in bronzo policromo, ognuna di esse con le sembianze di uno dei segni zodiacali.
Chiesa di San Pietro in Deca. Detta anche U Cunvintazzu, La piccolissima chiesa, costruita in epoca bizantina, si trova fuori dal paese, nel mezzo du un uliveto. A base ottagonale, presenta otto nicchie ed è sormontata da una cupola semisferica.
Castello di Pietra di Roma. Fortezza bizantina, il castello prende il nome dalla contrada in cui si trova. Della sua maestosità oggi rimane poco, visto il crollo nei secoli delle due alte torri che lo caratterizzavano. Vi fu sepolta Santa Tecla, venerata a Mirto.
Torre Cuffari .Di questa Torre resta visibile il basamento e lo spigolo nord-est. È priva di segni architettonici di rilievo, ed è visibile soltanto una feritoia sul lato est. La torre, semplice ed a forma quadrangolare, ad unico ambiente, si eleva sopra un monolito, ad est del torrente favara. La costruzione, nel racconto della gente che abita in questa zona, risale, a 700 anni fa e la sua struttura attuale è identica a quella di settanta anni fa, ed è stata costruita probabilmente dalla città di Alunzio per segnalare eventuali pericoli.
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