TORRENOVA (ME) – Sembrano aprirsi nuovi scenari nella vicenda che da oltre un anno vede contrapposti l’Amministrazione Comunale di Torrenova con esponenti del comitato di cittadini mobilitatosi contro l’insediamento di tre centrali a biomasse in quel territorio. Dopo l’Istituto Superiore di Sanità, anche l’ARPA – struttura territoriale di Messina – chiarisce che nel caso dei tre impianti  va considerato il loro impatto complessivo tenendo conto di tutte le altre fonti che insistono sul territorio, associandole al contesto ambientale esistente.

La missiva dell’ARPA è stata indirizzata, tra gli altri, alla Regione Siciliana ed alla Procura della Repubblica di Patti.

L’ARPA pone anche l’accento sulla necessità di effettuare controlli e monitoraggi delle attività degli impianti anche in fase previsionale.

In sostanza, come aveva già osservato l’Istituto Superiore di Sanità, sarebbe stata omessa la Valutazione di Impatto Sanitario nel (frettoloso e contestato) rilascio delle autorizzazione da parte del Comune di Torrenova. Quanto oggi viene alla luce smentisce le recenti affermazioni del sindaco di Torrenova sulla regolarità degli atti inerenti gli impianti.

Recentemente, esponenti del comitato cittadino avevano diffidato il sindaco dal consentire l’avvio delle attività, tanto più che era stato lui stesso a chiedere il parere delle Autorità Sanitarie e che successivamente ,non essendo il parere fatto come lui desiderava,dice che lo stesso non è vincolante.

Al momento, nessuno degli impianti è stato messo in funzione a riprova dell’incertezza  e dello stato confusionale in cui sembra essere caduta l’amministrazione comunale,gli ulteriori sviluppi del caso, sul quale pare siano state avviate attività di indagine da parte della magistratura .Comitato “NO PIROLISI NO BIOMASSE”