Catania: E’ stato un vicino di casa di Giuseppe Longo, il proprietario della piccola officina per biciclette in cui si è verificata la perdita di gas, a chiamare i Vigili del fuoco. “Mi sento un miracolato. Di quegli istanti terribili non ricordo tanto il boato, quanto l’onda d’urto che ha sbalzato i vigili del fuoco” racconta ancora frastornato Felice Lizio, che ieri serra, intorno alle ore 20:00, sentendo odore di gas, ha chiesto l’intervento dei pompieri. In pochi minuti i Vigili del fuoco sono arrivati: “Erano in 5, hanno fatto un primo sopralluogo in via Garibaldi, poi si sono spostati in via Sacchero, nella seconda uscita dell’appartamento sventrato; hanno visto una flebile luce e, immaginando che l’anziano si fosse sentito male, hanno effettuato un sondaggio con un attrezzo per valutare il grado di saturazione. La stanza era satura di gas, a questo punto si sono spostati nella parte dell’immobile in via Garibaldi e uno ha afferrato un arnese per tagliare il lucchetto della porta di ferro del negozio di bici. Io gli ho detto ‘ma che sta facendo’ e lui mi ha risposto, ‘si allontani’. Ho fatto due passi, riuscendo a tirare per la giacca il mio vicino di casa, e c’è stata l’esplosione”.
Almeno tre i morti: oltre a Giuseppe Longo, due Vigili del fuoco. Altri due pompieri sono ricoverati in serie condizioni, un quinto, rimasto illeso, è sotto schock. L’esplosione si è verificata in seguito a una fuga di gas da una piccola officina che ripara biciclette, sita al piano terra di una palazzina in via Garibaldi. L’edificio non è collegato alla rete del metano ed erano in utilizzo bombole di gas.
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