Gli allevatori dei Nebrodi pronti a fare sentire la propria voce a difesa dei loro diritti

Il Presidente del Parco dei Nebrodi Domenico Barbuzza e l'avv. Gabriella Regalbuto

S. STEFANO DI CAMASTRA (ME) – Si sono riuniti per fare sentire la propria voce gli allevatori dei Nebrodi, per difendere quelli che sono i loro diritti e salvare le specialità locali, che sono ora a rischio e con loro la storia e il futuro di una regione che ha nell’agroalimentare una forza trainante dell’economia di estinzione. L’incontro si è tenuto presso il cine teatro Glauco a S. Stefano di Camastra, ed è stato organizzato dalla società Gea & Lex, avvalendosi della collaborazione di U.N.Agri e Agriservizi Messina, con l’obiettivo è fare luce su una emergenza drammatica nelle campagne, illustrando direttamente le difficoltà che stanno vivendo queste attività per far riprendere il lavoro nei campi e nelle stalle. A rischio c’è l’intero settore zootecnico: ad essere danneggiato, infatti, sarebbe tutto il sistema delle associazioni allevatori  e verrebbe meno tutto ciò che è stato messo in campo per gli allevatori italiani, per la qualità e la salubrità delle produzioni e per la sicurezza alimentare verso i cittadini. All’incontro stefanese, era presente anche il neo presidente del Parco dei Nebrodi Domenico Barbuzza, il quale nel suo breve intervento è stato chiaro con tutti i presenti, confermando che l’Ente che rappresenta proseguirà con la linea della legalità. Si è trattato di un incontro abbastanza proficuo, per una categoria come quella degli allevatori molto spesso bistrattata, unitamente a tutto il territorio dei Nebrodi. Ben 800 aziende dei Nebrodi sono state sospese da Agea, in molti casi senza una ragione specifica, solo perchè appartenenti a questo territorio. Basterebbe veramente poco per riordinare il tutto, regolamentando in maniera semplice  con normative più semplici, considerato che la maggior parte degli allevatori sono tutti censiti. Questo incontro è anche il preludio per la costituzione di un’associazione, un’unione che parte dalla gente e vede la gente attiva e protagonista, per la tutela e la valorizzazione del territorio nebroideo, per dare voce ad una categoria, quella degli allevatori, da troppo tempo vessata e criminalizzata. Diversi sono stati i temi trattati: riconoscimento, sostegno e valorizzazione dei territori rurali, zootecnia e prospettive di sviluppo, per il riscatto di una terra e di una categoria vittime di una lunga e costante criminalizzazione.

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