CARONIA (ME) – Possiamo dire con ragionevole certezza che il corpo ritrovato appartiene alla signora Viviana. Sono state queste le parole pronunciate in occasione del breve incontro avuto con gli organi di stampa da parte del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo, titolare delle indagini, sul cadavere di una donna ritrovato oggi pomeriggio in c.da Sorba nel comune di Caronia. . La conferma è arrivata dalla fede che la donna aveva al dito al cui interno vi era inciso il nome del marito, Daniele Mondello. Ancora nessuna traccia del piccolo Gioele che era con la mamma al momento della scomparsa. La donna indossava un paio di pantaloncini jeans, una maglietta e un paio di scarpe bianche: una era al piede l’altra è stata trovata vicino al cadavere che giaceva bocconi tra gli alberi di una boscaglia non molto distante dal punto dell’autostrada A20 da cui Viviana si è allontanata, il cui corpo era irriconoscibile e in stato di decomposizione. E già dagli abiti si era capito che poteva essere il suo cadavere. Ora gli investigatori attenderanno l’esito dell’autopsia per stabilire le cause della morte. Adesso, tutte le attenzione sono rivolte al ritrovamento del piccolo Gioele, le ricerche sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari che proseguiranno per tutta la notte. Soccorritori e investigatori stanno setacciando i boschi ma del piccolo Gioele non c’è alcuna traccia. Le ricerche si svilupperanno a partire dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere della donna. In linea d’aria è a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale Viviana ha avuto il lieve incidente con il furgone degli impiegati di una ditta di manutenzione. “Le ricerche continuano – ha dichiarato il Procuratore Angelo Cavallo – avevamo già preventivato la difficoltà delle ricerche, quindi faccio presente che siamo ad oltre un chilometro e mezzo dal posto dove è stata vista l’ultima volta la signora. Viviana Parisi sembra sia morta da diversi giorni, ma chiaramente questo lo dirà l’autopsia, gli esami medico legali ci diranno anche questo”. Non è da escludere – ha proseguito il magistrato – che la donna in stato confusionale dopo l’incedente, abbia raggiunto la località in cui è stata rinvenuta cadavere, forse per una caduta accidentale e, sia potuta morire il giorno stesso della sua scomparsa. Ora gli investigatori attenderanno l’esito dell’autopsia per stabilire le cause della morte. Ma intanto resta da capire dove si finito il bambino, in quanto gli operai sostengono che era sola, mentre altri dicono che fosse con il figlio. Resta da capire a questo punto dove sia finito realmente Gioele.
Si intensificano le ricerche per il piccolo Gioele

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