Trovati a circa 200 metri dall’autostrada una magliettina e resti ossei che sarebbero stati straziati dagli animali selvatici. La segnalazione è giunta da un ex carabiniere
CARONIA (ME) – E’ arrivata anche la medica legale, Elvira Spagnolo, sul luogo del ritrovamento dei resti umani di un bambino che molto probabilmente potrebbe essere Gioele. E’ stata proprio lei a eseguire l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi la madre del piccolo. A Caronia sono stati ritrovati resti umani che apparterrebbero a un bimbo. Sembra che sia stata ritrovata anche una maglietta che potrebbe essere compatibile con quella indossata dal piccolo Gioele al momento della sparizione. La segnalazione è stata fatta da un volontario ex carabiniere. Per gli investigatori il corpo è quasi certamente quello di Gioele. Bisognerà comunque attendere il riconoscimento ufficiale. E’ stato un carabiniere in congedo a ritrovare i resti umani di un bambino che “quasi certamente” appartengono al piccolo Gioele. Il suo nome è Giuseppe Di Bello e ha 55 anni. E’ originario di Capo d’Orlando e stamattina è arrivato con un amico, Francesco Radici che lo ha accompagnato nelle campagne di Caronia. Servirà esame del Dna Sarebbero stati trovati solo il tronco senza testa e una parte di femore compatibile con un bambino di 4 anni, nei pressi del traliccio alla base del quale è stato rinvenuto il corpo di Viviana Parisi, la madre del piccolo Gioele. L’ipotesi che non escludono gli investigatori è che il corpicino martoriato possa essere stato trascinato da animali. I resti del corpicino sono talmente malmessi che per determinare con certezza l’identità della piccola vittima “servirà l’esame del dna”. Spiegano gli investigatori: ”Il tronco ritrovato dista circa 400-500 metri in linea d’aria dalla zona in cui stata trovata la donna”. I soccorritori: “Scena straziante” “E’ stato straziante vedere quel tronco di bambino senza arti, con un pezzetto di femore e null’altro”. Lo racconta uno dei soccorritori che si trova nel luogo del ritrovamento dei resti umani da bambino Nelle campagne di Caronia. “C’è anche un ciuffo di peli, non si sa se sono del bimbo o di un animale – dice il soccorritore- accanto ai resti”. Sul posto ancora il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, con il medico legale e la polizia scientifica. Sul luogo ritrovamento anche familiari Gioele Sul luogo dove sono state trovati i resti ossei e tracce di indumenti si sono recati anche i familiari del piccolo: il padre Daniele Mondello, la zia Mariella e il nonno paterno Letterio. A loro stanno per essere mostrati gli indumenti strappati, tra cui una magliettina, che potrebbero costituire la conferma del tragico ritrovamento. Sul posto si trovano anche il Procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che coordina le indagini, due medici legali, la polizia scientifica, uomini della Protezione Civile e le squadre dei vigili del fuoco. La zona è stata inibita all’ingresso dei giornalisti e della folla di volontari e curiosi. Tocca adesso ai familiari di Gioele riconoscere il corpicino martoriato del bimbo ritrovato tra gli arbusti e le sterpaglie vicino all’autostrada Messina-Palermo, in territorio di Caronia. Il piccolo era sparito 16 giorni fa in braccio alla madre il cui cadavere era stato individuato sotto un traliccio l’8 agosto. Il ritrovamento di oggi è avvenuto non lontano dal traliccio, dopo la segnalazione di un carabiniere in congedo. Per gli investigatori i resti sono quasi certamente di Gioele. Un corpicino martoriato, non riconoscibile. –

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