S. STEFANO di CAMASTRA – Una singolare mostra di cravatte è stata allestita presso la prestigiosa sede del MUDIS, museo della ceramica a S. Stefano di Camastra, dove sono in mostra cento cravatte d’artista in memoria delle vittime della mafia. L’accessorio più conosciuto di tutti i tempi, la cravatta, si atteggia in questa mostra a protagonista come una vera star. Si tratta di una particolare mostra, ideata da Totò Calò e Mariella Ramondo, che vuole testimoniare l’impegno della società civile contro tutte le mafie attraverso l’opera di un centinaio di artisti, che col loro linguaggio artistico, espresso in questa occasione con parecchie decine di cravatte con dipinti i volti delle vittime di mafia, documentano una delle piaghe più profonde e antiche del nostro Paese. La varietà della collezione colpisce il visitatore per il particolare pregio di alcune di esse, per creatività e per raffinatezza, grazie ad un allestimento ben studiato su delle sedie trasparenti, che è stato creato da Cristina Trifirò, che ne ha anche curato l’organizzazione. Con questa mostra si vuole approfondire il tema della legalità, della sicurezza democratica ed economica, della prevenzione e del contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. Una vera e propria campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti e in particolare ai giovani e agli studenti che devono “sapere” per fare in modo che venga annientata la triste piaga del fenomeno mafioso, in linea con il pensiero dell’ex magistrato di “Mani pulite” Gherardo Colombo, secondo il quale “la giustizia ha più a che fare con l’educazione che con i tribunali”. Tra le associazioni coinvolte, oltre agli Amici della Ceramica vi hanno preso parte l’Associazione Artisti Balarm e Cala Panama Artists, un gruppo sempre crescente di artisti, che si riunisce tutti i sabati alla Cala di Palermo, per liberare il proprio estro creativo in ogni sua forma. Una mostra dall’interpretazione eterogenea, che esprime diversi significati in varie forme, immagini e decori, in una raccolta di pezzi unici e potrà essere visitabile per un mese.
In mostra al MUDIS, cento cravatte d’artista in memoria delle vittime della mafia

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