La Sicilia punta sui borghi e sul patrimonio di prodotti e tradizioni meno conosciuti

Nella foto l'assessore Manlio Messina

PALERMO – Nell’estate del Covid due italiani su tre in viaggio alla scoperta dei borghi e del loro patrimonio di prodotti e tradizioni meno conosciuti. Si tratta di un inedito protagonismo dei centri minori, spinto dagli effetti della pandemia che ha portato ad una valorizzazione del turismo di prossimità. Un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. A garantire l’ospitalità nei piccoli centri, è soprattutto la rete delle 24 mila strutture agrituristiche con 253 mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola, “forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”. Proprio per questo, si ritiene che l’agriturismo sia una risorsa importante per il rilancio della vacanza Made in Sicily colpita dal calo di presenze per l’emergenza coronavirus. Per cui meglio lanciare la vacanza alla scoperta dei piccoli borghi, perché rappresenta un esempio di turismo sostenibile prezioso per il sistema Paese che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale dopo la crisi causata dall’emergenza sanitaria. Sull’argomento abbiamo sentito l’assessore regionale al turismo Manlio Messina.

“Sui borghi abbiamo fatto un grande lavoro, – ci ha detto l’assessore regionale al turismo Manlio Messina – continuiamo a lavorare molto anche sul turismo slow, sul turismo lento che ci consente di gustare al meglio non solo i paesaggi ma anche la nostra dieta mediterranea i nostri piatti eccellenti. La Sicilia offre davvero la possibilità di godere sotto tutti i punti di vista e debbo dire – ha aggiunto l’assessore Manlio Messina – che la Sicilia rimane sempre nei sogni di tutti i viaggiatori del mondo, speriamo di poter concretizzare sempre più questa massa di gente che vuole venire a conoscere la Sicilia”.

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