Eseguite dai carabinieri 33 misure cautelari. Colpita la famiglia mafiosa Galli. Gli indagati, accusati anche di traffico di droga, avrebbero controllato il business delle scommesse illecite sulle corse notturne
MESSINA – Gestivano il business delle scommesse illecite sulle corse clandestine notturne di cavalli nei quartieri periferici della città dello Stretto . Questa l’accusa principale per cui i carabinieri di Messina hanno eseguito misure cautelari per 33 persone disposte dalla Direzione distrettuale antimafia della città dello Stretto. Il gruppo criminale, ritenuto responsabile anche di altri reati tra cui il traffico di droga, sarebbe riconducibile al clan mafioso messinese dei Galli. Secondo gli inquirenti, gli indagati, attraverso giovani a bordo di scooter, chiudevano il traffico veicolare lungo strade urbane ed extraurbane per permettere il passaggio dei calessi trainati dai cavalli in gara.
Un macabro rituale che si ripete da anni in particolare su viale Giostra. A giugno le immagini di un filmato shock che documentava una delle tante folli corse clandestine di cavalli a tutta velocità tra auto e motorini fecero il giro del web, provocando anche un’interpellanza parlamentare. Coinvolto anche un veterinario che avrebbe somministrato farmaci agli animali per migliorarne le prestazioni. In corso anche sequestri patrimoniali di beni riconducibili al sodalizio criminale.

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