Messina, il sindaco De Luca chiede la zona rossa e attacca l’Asp

MESSINA – La città dello Stretto è il primo capoluogo della Sicilia per indice di contagio. Negli ultimi 14 giorni, infatti, si sono registrati oltre 2.700 nuovi positivi, di cui 2.022 solamente in città. A dirlo è la relazione della Regione che il sindaco di Messina Cateno De Luca ha diffuso durante la sua ormai “consueta” diretta mattutina, annunciando che entro questa sera chiederà al governatore Nello Musumeci la “zona rossa” per la città di Messina a partire da martedì 12 gennaio e per la durata di 3 settimane.

E il primo cittadino peloritano attacca ancora l’Asp di Messina: “La situazione ormai è fuori controllo. Non si muore solo di malasanità, si muore anche quando tu punti il dito contro certi equilibri e contro questa cupola politica. Stasera chiederà l’istituzione della “zona rossa” a partire da martedì 12 gennaio e per 3 settimane e prorogherò la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Adesso basta, non lascio più la gestione della sanità nelle mani di questi asini volanti”.

Ma l’Asp di Messina, prontamente, risponde a De Luca: “Il numero di contagi è aumentato a causa di comportamenti individuali sconsiderati e perché è mancato il rispetto delle vigenti norme di contrasto al contagio da Coronavirus. Ed è mancata anche l’attenzione di chi doveva fare rispettare queste norme, determinando un’oggettiva situazione di preoccupazione. L’Asp interviene dal punto di vista sanitario e non ha alcuna autorità in materia di contenimento”

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