MESSINA – Dai recenti studi è sempre più chiaro, e documentato, il beneficio della dieta mediterranea sulla funzione cardiovascolare e sulla funzione erettile nei pazienti maschi affetti da insufficienza cardiaca cronica. Recenti studi ci stanno confermando come la dieta mediterranea sia di grosso beneficio sulla performance erettile e l’emodinamica cardiovascolare, in pazienti con scompenso cardiaco cronico.  In Europa, la mortalità per malattie cardiovascolari è circa il 45% del totale di decessi: un numero molto elevato che potrebbe ridursi notevolmente con l’alimentazione giusta. Sovrappeso, obesità, sindrome metabolica, ipertensione, ipercolesterolemia e abitudine al fumo sono cause accertate e molto diffuse di disturbi cardiaci: dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità confermano che una riduzione anche modesta ma simultanea di questi fattori di rischio potrebbe far diminuire di più del 50% l’incidenza delle patologie cardiache. Inoltre, i recenti studi ci stanno confermando come la dieta mediterranea sia di grosso beneficio sulla performance erettile e l’emodinamica cardiovascolare, in pazienti con scompenso cardiaco cronico. Nell’ultima ricerca si sono studiati 150 pazienti maschi con scompenso cardiaco stabile. Gli studi sottolineano che i cambiamenti di stile di vita, tra cui mangiare secondo i dettami della dieta mediterranea, aiutano ad abbassare la mortalità. Non serve più ricorrere a sofisticati accorgimenti, miracolose pilloline colorate: l’afrodisiaco migliore al mondo è la dieta mediterranea. Perché per infiammare gli animi e migliorare le prestazioni sessuali basta mangiare i cibi giusti. Via libera allora ai sensuali paccheri al pomodoro, agli erotici spaghetti con le vongole o alla pasta e fagioli con le cozze ideali per aspirare a una lunga e sana vita sessuale, insieme ad arcaiche zuppe di farro o agli intramontabili e saporiti risotti all’onda. I risultati sono stati ineccepibili: il consumo della dieta mediterranea apporta benefici all’emodinamica cardiovascolare, e sopprime gli alti livelli di prolattina sierica, grossa nemica dell’erezione.