S. STEFANO DI CAMASTRA (ME) – Si iniziano a muovere i primi passi in seno alle forze politiche stefanesi in vista delle prossime elezioni amministrative. La nuova legge emanata dalla Regione Sicilia che consente il terzo mandato al sindaco in carica, ha di fatto scompaginato i pieni di avventori o presunti tali, pronti a concorrere alla carica di primo cittadino. Il nuovo scenario che si è venuto a creare ha di fatto spiazzato diversi aspiranti, motivo per cui adesso si cercherà di capire meglio quali e quando saranno sciolti i dubbi su come ci si intende muovere. Un fatto è certo, il popolo stefanese si è da tempo disaffezionato alle sorti della vita politica del proprio centro, e lo dimostra la totale assenza di interesse verso la cosa pubblica. Negli ultimi dieci anni si è poi creato un vuoto, con l’amministrazione che ha avuto il grande merito di aver saputo cristallizzare la propria attività, mantenendo sempre ai margini tutto il resto. Adesso, quando siamo quasi alla conclusione del secondo mandato è arrivato il tempo delle verifiche su quello che era stato promesso e su quello che è stato fatto, anche se ancora una volta, la parola chiave sarà sempre quella relativa al porto. Infatti, è attorno alla realizzazione di questa mega opera che tutto era stato incentrato e ad oggi, a parte i cantieri che sono da poco partiti per la sistemazione di alcune delle vie di accesso, per il resto tutto è ancora fermo. Mai come ora si sente il bisogno di una svolta, per iniziare a programmare qualcosa di serio per il rilancio di una comunità che si è notevolmente appiattita in questi ultimi anni. Per fare ciò, bisogna creare le condizioni affinché la cittadina stefanese possa riacquisire quella centralità necessaria per lo sviluppo sia dal punto di vista lavorativo e nel contempo anche in quello economico. Bisogna avere le idee chiare ed iniziare a mettere in moto tutte quelle strategie necessarie per potere sviluppare le potenzialità che la città della ceramica dispone. La gente quindi è chiamata a fare la propria parte, perché tutti si debbono sentire coinvolti per cercare di dare lustro e dignità ad un paese scivolato nell’oblio.