I 100 anni dello zio Vincenzo Fazio, un’icona della comunità stefanese

S. STEFANO DI CAMASTRA (ME) – Circondato dell’affetto di tutta la sua numerosa, festante e commossa famiglia, ha spento le fatidiche candeline di questo fantastico traguardo lo zio Vincenzo Fazio, come viene affettuosamente chiamato da amici e conoscenti a S. Stefano di Camastra. Lo zio Vincenzo è giunto a questo importante traguardo dopo aver attraversato le vicende tristi e felici di un secolo della nostra storia, non risparmiandosi certamente: vivendo gli anni della prima guerra mondiale dove da piccolo bambino, ha vissuto gli anni della seconda guerra mondiale conoscendone le brutture e le sofferenze, anni in cui erano richieste fatiche e sacrifici per vivere e crescere dignitosamente la famiglia; tutto questo – lo zio Vincenzo – lo ha realizzato ottimamente e oggi tutto ciò gli viene ricambiato dall’amore e dalle cure dei suoi cari e trasmettendo ai giovani, un prezioso patrimonio di tradizioni e di valori culturali e religiosi.  Lo zio Vincenzo Fazio è nato e invecchiato a S. Stefano di Camastra, ha trascorso larga parte della vita a curare il suo orto, attività che le ha permesso di portare avanti la propria famiglia in maniera dignitosa. Sempre con la battuta pronta, ma soprattutto con la voglia di viverla fino in fondo questa vita, ha passato l’intera sua esistenza a lavorare per dare il giusto sostegno alla famiglia. Questa felice e particolare circostanza è sicuramente un fatto personale, ed infatti, prima ha festeggiato circondato dall’affetto della sua famiglia e successivamente un altro evento ha coinvolto l’intera comunità presso i locali della società operaia, dove il presidente del sodalizio Giovanni Todaro le ha voluto organizzare un momento conviviale per dare il giusto tributo, grazie anche alla partecipazione da parte di alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, ad una persona esemplare che si fa volere bene da tutti. Gli anziani infatti, se è vero che sul piano fisico necessitano di aiuto, è vero pure che, nella loro età avanzata, “possono offrire sostegno ai passi dei giovani che si affacciano all’orizzonte dell’esistenza per saggiarne i percorsi”. Con la sua stessa presenza, la persona anziana ricorda a tutti, e specialmente ai giovani, che la vita sulla terra è una “parabola” con un suo inizio ed una sua fine: per provare la sua pienezza essa chiede di riferirsi a valori non effimeri e superficiali, ma solidi e profondi. Lo zio Vincenzo ha ricevuto una educazione cristiana, dimostra con la sua condotta di vita la bellezza di una sana vita morale, la forza profonda della fede e la fedeltà alle leggi divine della morale coniugale. Con serena fiducia nell’avvenire, si muove per le vie del centro stefanese, sicuro nel suo passo lento. Ogni nuovo giorno gli porta il saluto aperto e cordiale d’un amico, il caldo e sincero affetto della famiglia, l’attenzione dei figli e dei nipoti, la gioia di vivere, l’acuta consapevolezza della necessità di sapere e di conoscere tutto. Allora, caro zio Vincenzo, felice compleanno e come si dice in simili avvenimenti, con quella punta di ottimismo che l’occasione ci permette: 100 e non sentirli!!

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