Tusa, il Cosorzio Valle dell’Halaesa si dota di un nuovo statuto per il rilancio della struttura

TUSA (ME) – Prove di rilancio per il Consorzio Intercomunale “Valle dell’Halaesa”, dopo che l’Assemblea ha provveduto ad approvare il nuovo Statuto del consorzio. Finalmente, si mette la parola fine per questo importante strumento dopo un lungo iter a cui hanno partecipato i Sindaci e i presidenti del Consiglio dei comuni del Consorzio e i componenti dell’Assemblea. Per la stesura di questo nuovo strumento che sia da rilancio per il Consorzio, è stata costituito un gruppo di lavoro a cui hanno preso parte rappresentanti dei sei comuni che ne fanno parte. Castel di Lucio era rappresentato da: Stimolo Soccorso, Giordano Alessandro, Presti Giuseppe, Lucia Oieni; per Mistretta, Portera Mario, Dott.ssa Poletti; Motta d’Affermo da Angela Marinaro, Davide Adamo; Pettineo era rappresentato da Gianfranco Gentile, Rudilosso Laura, Gerbino Maria; Santo Stefano di Camastra da Marila Re, Carmelo Colombo ed infine per Tusa Paolo Barbera, Di Gangi Francesco, Tindara Tita, Siragusa Giuseppe. Mentre all’elaborazione del documento hanno partecipato anche i Sindaci: Adamo Sebastiano sindaco e Lucia Martorana Vicesindaco di Motta d’Affermo, Miceli Luigi sindaco e Scattareggia Tiziana per Tusa, Nobile Giuseppe sindaco e Sacco Graziella Vicesindaco Castel di Lucio, la Dott.ssa Poletti ha rappresentato la Commissione Prefettizia di Mistretta, ed infine i sindaci Re Francesco di S. Stefano Camastra e Ruffino Domenico di Pettineo, con cui si sono condivise le proposte di modifica. Tra le modifiche di maggior rilievo del nuovo testo statutario, troviamo le finalità del consorzio: lotta allo spopolamento, transizione ecologica, transizione Digitale, coesione territoriale, turismo e Cultura, attività formative, attivazione di funzioni sovracomunali, Protezione Civile ed infine piano di ripresa e resilienza. Gli Enti Locali aderenti, secondo la Convenzione ed attraverso il Consorzio, promuovono la crescita umana, sociale e spirituale dell’individuo e del suo talento, tramite politiche educative e di promozione mirate alla cooperazione, alla solidarietà, alla curiosità, all’etica, alla bellezza, alla felicità, alla valorizzazione del legame culturale, identitario ed empatico con madre terra e ridiventare protagonista della propria comunità di destino. Tale processo passa dall’emancipazione individuale e collettiva di ciascun cittadino e dalla valorizzazione umana, intellettuale, sociale e produttiva in un percorso di utilizzo consapevole di tutte le risorse culturali ed ambientali disponibili. Il fattore umano sarà la risorsa primaria di sistema sulla quale investire coltivando i principi di libertà e creatività, fattori primari per la realizzazione dei propri sogni al fine di raggiungere uno stato di benessere individuale reale direttamente proporzionale a quello collettivo, in modo da superare l’imperante paradigma della cultura tecnocratica globalizzata. Risulta indispensabile sublimare le intelligenze e le idee favorendo l’illuminazione delle coscienze e la decolonizzazione delle menti, per mettere le ali ai sogni individuali e collettivi, contrastando costantemente l’insidia dell’apatia nichilista. Sarà determinante creare continue opportunità culturali e di conoscenza (gemellaggi, scambi didattici, campi di lavoro e di studio internazionali, etc.), coltivando coscienza critica e cultura della differenza, elementi che aiutano a contrastare l’inaridimento delle menti evitando il precipitare in fenomeni culturali depressivi. Necessiterà praticare la politica comune come luogo di sperimentazione e di cambiamento che favoriscano principi di collegialità, cooperazione, trasparenza, rotazione, pari opportunità, efficienza ed efficacia. Programmare, pianificare e praticare un governo territoriale partecipato e condiviso, ottimizza l’efficienza dell’azione del sistema istituzionale ed amministrativo coadiuvato dall’automazione e dall’indipendenza dei processi ordinari perseguendo obiettivi di transizione che da una logica competitiva ci traghettano ad un sistema cooperativo aperto in un rapporto di tipo sistemico tra attori e territorio. Sarà inevitabile avviare politiche di sviluppo eco-sostenibili e di green economy, rispettando il territorio ed abbattendo la produzione di rifiuti per ricostruire comunità capaci di generare futuro, nuovi attori nell’economia e nelle politiche dei territori: un’economia del benessere, una economia della felicità, improntata sulla riscoperta dell’identità culturale e del legame empatico con il territorio.

Il processo dovrà puntare a:

– rafforzare, sostenere e valorizzare il sistema imprenditoriale territoriale potenziando le politiche economiche ed attuando in maniera sistematica: a) il coordinamento con l’attività amministrativa; b) l’istituzione di uffici amministrativi dedicati; c) l’attuazione di processi di snellimento degli iter burocratici; d) la ricerca e divulgazione delle opportunità offerte dal contesto normativo e finanziario territoriale, regionale, nazionale ed europeo; e) i processi di filiera produttiva f) l’attrattività turistica dell’area;

– valorizzare l’associazionismo come impegno civile e di formazione politica partecipativa promossa dal basso, capace di coltivare una giusta cultura amministrativa fondata su base volontaria e sociale. Un associazionismo libero di creare spazi di cultura, costruire legami sociali, praticare partecipazione e convivenza favorendo l’integrazione generazionale e il protagonismo di ciascun ospite della comunità, attraverso forme di convivenza e coesione sociale in grado di rinnovarsi costantemente.

Al fine di ottimizzare l’efficacia della governance consortile è fortemente auspicabile che ciascuna municipalità istituisca una specifica delega assessoriale. Le strategie proposte sono state attualizzate nella prospettiva che il Consorzio Intercomunale Valle dell’Halaesa possa essere motore di una ripartenza che sia più equa e sostenibile per tutti, con nuovi metodi di progettazione di un futuro sociale, economico e politico, che sia da esempio e da opportunità per le future generazioni. Sarà opportuno creare un sistema organico ed interconnesso tra uno sviluppo economico ambientalmente sostenibile, un lavoro dignitoso e realizzativo, un’educazione formativa che promuova l’uomo e le sue qualità, un accesso paritario ai servizi sociali e sanitari, una politica di conciliazione tra famiglia comunità e lavoro, per migliorare la vita sociale e la gestione futura del Consorzio. Un ringraziamento va infine riconosciuto alle donne presenti nel gruppo ed al loro importante contributo profuso nell’elaborazione della revisione statutaria, a favore delle quali si auspica ad un maggior coinvolgimento e partecipazione nei vari livelli della governance territoriale.  L’approvazione del nuovo statuto rappresenta un momento storico per tutti gli abitanti, dobbiamo essere fieri di quello che abbiamo fatto per il futuro del nostro territorio. I consigli comunali hanno approvato il rinnovo della convenzione, conseguentemente quest’atto diventa essenziale dal punto di vista politico, per attuare tutti i cambiamenti condivisi e proposti. Adesso, non rimane che tutti i componenti si facciano interpreti per rispettarne rigorosamente spirito e lettera di questo nuovo strumento ancora più aggiornato e moderno, voluto da tutti.

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