Anche la piccola comunità di Castel di Lucio ha aderito alla giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia

CASTEL DI LUCIO (ME) – Anche la piccola comunità di Castel di Lucio ha aderito alla giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, fissata per il prossimo 10 ottobre: GENIALI… saper fare e talenti creativi, orgoglio delle comunità locale, vivacità e intuito, manualità e ricerca, arte e improvvisazione, studio e dedizione, invenzione ed esperienza, socialità e solidarietà. Negli anni questo progetto si è trasformato in un’iniziativa sempre più articolata e competitiva, fino ad assumere la forma odierna di una rete di borghi italiani i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi. L’Associazione Borghi Autentici considera la comunità locale quale elemento decisivo del proprio disegno di sviluppo rappresentando una parte significativa di quell’Italia nascosta, che ogni giorno trova le sue motivazioni per avviare iniziative ed azioni progettuali di sviluppo strategico. È un’Italia che punta sulla riscoperta e riqualificazione della propria identità; un’identità che si manifesta nelle pieghe originali della sua storia, nelle tradizioni dei luoghi, nella loro conformazione morfologica espressa nel paesaggio, nella cultura produttiva artigianale; ossia, in una frase, nel proprio modo di vivere. Qualunque sia il “genio” delle persone e delle cose che vivono e perdurano nei Borghi Autentici, il legame con la comunità e i luoghi, è forza indissolubile. Lo staff organizzativo ha visto il coinvolgimento anche dei ragazzi del servizio civile del comune Castelluccese,dove hanno lavorato per l’allestimento di una esposizione temporanea nell’ Aula Consiliare dove chiunque potrà mettere a disposizione la propria genialità attraverso l’arte nella sua globalità. Alle 15,00 dalla Piazza Umberto I partirà il percorso culturale di racconti tradizionali, attraverso la voce dei bambini e in seguito degli anziani, incentrati sul grano e la sua lavorazione; fino ad arrivare ai ruderi del Castello, nella piazza Monte frumentario per proseguire nel percorso inverso animando i vicoli con vecchi giochi di un tempo: quando si viveva per strada e si ci intratteneva con semplici ausili ludici nella condivisione e a volte anche nella competizione sana tra quartieri. A termine in via Salvo D’Acquisto una buona merenda: “u cudduruni”, pasta lievita fritta dolce o salata. Il Borgo Autentico inaugura così la prima attività turistica-culturale con l’aria frizzantina della nuova stagione ma soprattutto deliziando il palato e i sensi: “Chi sciauru chi fa i cudduruni, venitillu a mangiari”. Insomma si tratta di una edizione dedicata all’arte del saper fare, all’individuare talenti creativi all’interno delle comunità locali che siano motivo di orgoglio territoriale. Un inno alla vivacità e all’intuito, alla manualità e alla ricerca, all’arte e all’improvvisazione, ma anche allo studio, all’invenzione, alla socialità e alla solidarietà. Un momento celebrativo del genio custodito dalle persone e dagli elementi che vivono e perdurano ad esistere nei singoli territori al punto da renderli concretamente unici e autentici.

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