Castel di Lucio (ME) – È stata un’autentica festa per grandi e piccini, con questi ultimi che sono andati alla scoperta di vecchi giochi che si facevano una volta stando per la strada. L’occasione, per dare libero sfogo alla fantasia e fare emergere il saper fare di talenti creativi, orgoglio di queste piccole comunità locali, vivacità e intuito, manualità e ricerca, arte e improvvisazione, studio e dedizione, invenzione ed esperienza, socialità e solidarietà. È stata vissuta in questa maniera la giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia nella comunità di Castel di Lucio, in un clima autunnale che ha fatto riscoprire uno scorcio di comunità tra poesie e drammatizzazioni sulla panificazione e giochi di strada con l’attiva partecipazione dei bambini guidati dalle maestre Maria Carmela Oieni, Maria Rita Sacco, Lucia Francesca Oieni e il coinvolgimento dei ragazzi dei servizi civili. Grande merito hanno avuto anche a: Zà Nina, Zà Maria e alla signorina Liboria che hanno intrattenuto la platea con racconti tradizionali e di vita vissuta di avvenimenti che oggi a noi sembrano irreali e con grande entusiasmo ci hanno deliziato della degustazione dei “cudduruni”. Hanno dedicato il loro pomeriggio a impastare e friggere la pasta lievita condendola con sale o zucchero perché – come hanno detto a Zà Nina e a Zà Maria – legate da un rapporto stretto di cuginanza e di amicizia, nessuno passa da questa strada senza aver assaggiato niente. Inoltre, nell’aula consiliare è stata allestita una mostra temporanea della genialità artistica dei Castelluccesi che sarà in esposizione fino a martedì; mentre l’associazione il filo d’Arianna ha esposti i capolavori di maestria nel circolo dei Galantuomini. E poi la tanto attesa merenda; 30 kg di pasta, che le veterane dipendenti comunali hanno preparato nella cucina di proprietà dell’Ente. Odore e sapore degustato anche da un gruppo di turisti Argentini accompagnati da Lucia Re.
“È stato un pomeriggio domenicale diverso – ha dichiarato il vice sindaco Graziella Sacco – non solo dedito alla squadra di calcio della Castelluccese, un pomeriggio sicuramente da ripetere per il connubio tra le diverse generazioni e di quanto sia necessario per i nostri anziani e per i bambini, a causa delle restrizioni COVID, sentirsi parte attiva del Borgo per riscoprirsi e condividersi.
Altro aspetto molto importante – ha continuato il vice sindaco Sacco – quello sotto il profilo del plastic free, per la consumazione si sono adoperati bicchieri in carta e soltanto tovaglioli. Un’educazione alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente che l’Ente promuove partendo dalla mensa comunale. Grande merito va ai Castelluccesi – ha concluso la Sacco – che si distinguono per la differenziata”.
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