Tusa, concluso il convegno internazionale “Halaesa: du site à la cité, de la cité” ad Amiens.

TUSA (ME) – Si è concluso l’incontro internazionale di archeologia che si è svolto in Francia,

all’Università di Amiens, il 2 e 3 dicembre: “Halaesa: du site à la cité, de la cité au

site”. Due giorni dedicati alla presentazione dei risultati di ricerca scientifica dopo

l’ultima campagna di scavi al sito archeologico di Halaesa e a un confronto sulla

gestione e la valorizzazione del sito tra comunità scientifica internazionale e istituzioni,

locali e regionali. Il convegno è stato organizzato dalla prof. Michela Costanzi.

Numerosi i relatori che hanno dato il loro contributo: Lorenzo Campagna e Mariangela

Puglisi dell’Università di Messina, Jonathan Prag dell’Università di Oxford, Alessio

Toscano Raffa del CNR di Catania, Aurelio Burgio e Massimo Limoncelli dell’

Università di Palermo, Michela Costanzi, Theo Martin, Hugo Perrette e Sandrine

Mouny dell’Università di Amiens, Frederic Gerber dell’INRAP, Federico Caruso del

Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana-Sorbonne Université, Filippe Ferreira

dell’Università di Marsiglia, Marco Materazzi dell’Università di Camerino, Rosina

Leone dell’Università di Torino, Rocco Burgio della Soprintendenza di Messina ed il

Direttore del Parco Archeologico diffuso di Tindari, Mimmo Targia. Ha presenziato ai

lavori, dando il suo contributo, l’On. Antonio Catalfamo.

Presente all’incontro l’Assessore ai BB.CC.AA. e dell’Identità Siciliana, Alberto

Samonà: “L’appuntamento apre un focus sulle recenti scoperte relative al Teatro di

epoca ellenistico-romana di Halaesa Arconidea (Tusa, Me), messe in luce nel corso

degli scavi archeologici condotti dall’Università di Amiens sotto il coordinamento

scientifico della professoressa Michela Costanzi, docente di Storia ed Archeologia

Greche all’UPJV-Università di Amiens, ma anche l’esito delle attività condotte dalla

missione dell’Università di Messina, e dell’Università di Palermo. L’appuntamento

francese conferma quanto emerso nei giorni scorsi a Paestum durante la “Borsa

Mediterranea del Turismo archeologico” appena conclusa, e cioè che la Sicilia

rappresenta un’eccellenza mondiale. Che la comunità scientifica internazionale

dedichi il giusto spazio alla Sicilia è, inoltre, la conferma che l’azione del governo

regionale va nella direzione giusta: valorizzare la nostra terra, la sua identità, la sua

storia plurimillenaria, facendo di ciò la leva dello sviluppo dei prossimi anni. Le

eccezionali scoperte scientifiche in questa città antica finora poco conosciuta, la

collaborazione tra numerosi specialisti, il dialogo sempre costruttivo delle missioni

italiane e internazionali tra di loro e con le istituzioni siciliane, dal Comune di Tusa al

Parco Archeologico di Tindari, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina

all’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, la loro partecipazione e

l’impegno attivi, fanno di Halaesa e dei siti del Parco Archeologico di Tindari, diretto

da Domenico Targia, un esempio da seguire nel mondo dell’archeologia

internazionale contemporanea”.

Soddisfazione ha espresso la Prof. Michela Costanzi: “Questi due giorni di convegno

avevano due scopi: fare un punto sugli ultimi risultati delle ricerche delle missioni

archeologiche e dei vari studiosi che lavorano ad Halaesa e nel Parco di Tindari, e

creare un momento di scambio e di dialogo con le istituzioni che sono il quadro in cui

i nostri lavori prendono inizio, senso e valore. Mi sembra che i due scopi siano stati

raggiunti”.

A concludere i lavori il vicesindaco di Tusa, Angelo Tudisca, che ha parlato del

“metodo Tusa” fondato sull’importanza di amministrare facendo rete tra istituzioni

(comune – regione – università – parco archeologico – soprintendenza), che agiscono

per mettere a reddito i beni pubblici applicando i principi di efficacia, efficienza ed

economicità.

Oggi si è concluso un convegno denso di significato per ogni cittadino tusano perché

ha visto luminari parlare del sito di Halaesa addirittura fuori dai confini nazionali.

Ho rinnovato l’impegno dell’amministrazione ad ospitare gli studenti delle Missioni

nonché a mettere a disposizione del Parco Archeologico risorse umane ed economiche

per definire in tempi brevi il progetto per lo scavo del teatro”.

Il vicesindaco ha comunicato per l’occasione il finanziamento per la realizzazione della

“Casa dell’artista” ed ha chiesto ai docenti universitari presenti ad Amiens di

organizzare delle lezioni presso le scuole cittadine.

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