Alluvioni Messina e provincia, arrivano 68 milioni di euro

I fondi serviranno per coprire i danni delle alluvioni del marzo e novembre 2011 che hanno provocato 3 vittime a Saponara.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME)Dopo oltre sette mesi dalla terribile alluvione che colpì la provincia tirrenica di Messina, finalmente sono stati sbloccati dei fondi di protezione civile che potrebbero servire a finanziare i progetti di ricostruzione e messa in sicurezza. Fondi sicuramente insufficienti, se si pensa che serviranno anche per i danni dell’alluvione di Marzo 2011.

A comunicare l’avvenuta firma dell’ordinanza che sblocca 68 milioni di euro, per i due eventi calamitosi, è stato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Si tratta sicuramente di un punto di partenza perchè la stima dei danni è notevolmente superiore alla cifra che lo Stato ha “gentilmente concesso” agli alluvionati di serie B.

 

Non sono bastate le tre vittime di Saponara, gli ingenti danni a Messina e provincia a fare invertire la rotta ad una politica governativa che, già dai fatti di Giampilieri, aveva dimostrato ampiamente quanto tiene alla popolazione del sud. Tutti ricorderanno le polemiche dell’attivazione in ritardo degli sms solidali e le “dimenticanze” come al festival di Sanremo, quando si raccolsero fondi soltanto per gli alluvionati della Liguria. Le interrogazioni parlamentari sono state numerosissime, così come le iniziative dei comitati spontanei. Adesso finalmente qualcosa si è mosso.

 

“Anche se dopo sette mesi siamo felici perché finalmente possiamo iniziare ad intervenire – ha dichiarato il sindaco di Saponara Nicola Venuto -. Naturalmente questa è solo una prima tranche, ma almeno potremo fare qualcosa per i cittadini che hanno perso tutto durante il nubifragio. Inizieremo da Scarcelli, -ha sottolineato il primo cittadino- l’area più colpita, dove ci sono state le vittime, e a seguire gli interventi saranno effettuati nelle scuole di Saponara e là dove ci sono abitazioni e strutture devastate. La ricostruzione – ha concluso Venuto – avverrà secondo criteri moderni e nel rispetto dell’ambiente, con interventi di ingegneria naturalistica e di messa in sicurezza”.