Sono finite le indagini a carico di Giuseppe Pezzino, 26 anni, e del padre Nino, 55 anni, accusati di essere gli autori dei roghi — per anni ritenuti inspiegabili — che hanno colpito la frazione di Canneto . I due avrebbero agito per ottenere gli aiuti economici previsti per affrontare la situazione
CARONIA (ME) – La Procura di Patti ha inviato un avviso di chiusura indagini per Giuseppe Pezzino, 26 anni, e il padre Nino, 55 anni, accusati di tentativo di truffa e allarme sociale perché considerati responsabili di alcuni dei roghi sviluppatisi a Caronia (Messina). Il giovane si trova ai domiciliari mentre il padre, portavoce degli abitanti della via del mare colpiti sin dal 2004 da incendi in alcuni casi definiti inspiegabili, era stato raggiunto da un avviso di garanzia. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri Giuseppe Pezzino sarebbe l’autore di alcuni dei roghi di Canneto di Caronia nel 2014 e il padre sarebbe complice del giovane. Gli incendi sarebbero stati appiccati per accedere ai rimborsi previsti come già accaduto per i fatti del 2004.
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